Il nuovo chilo
Con il decreto 7 Apile 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 9 maggio 2020 viene attuata la direttiva (UE) 2019/1258 delle commissioni del 23 luglio che modifica, ai fini dell’adattamento al progresso tecnologico, l’allegato della direttiva 80/181/CEE del Consiglio per quanto riguarda le definizioni delle unità di base.
Facciamo un passo indietro… cosa dichiarava la direttiva UE 2019/1258?
La Direttiva UE 2019/1258 considera le decisioni prese durante la 26° General Conference of Weights and Measures, svoltasi a Versailles nel 2018 durante la quale sono state adottate nuove definizioni per le sette Unità di Misura di base del Sistema Internazionale: il chilogrammo, il metro, il secondo, l’ampere, il kelvin e la mole.
Secondo le nuove definizioni, le unità di misura sono ora legate e definite ad alcune costanti della fisica:
- Il secondo è definito dalla Frequenza di transizione iperfina del Cesio 133
- Il metro è definito dalla Velocità della luce nel vuoto (c)
- Il chilogrammo è definito dalla costante di Planck (h)
- L’ampere è definito della carica elettrica elementare (e)
- Il kelvin è definito della costante di Boltzmann (k)
- La candela è definita dall’efficienza luminosa standard (Kcd)
- La mole è definita dalla costante di Avogrado (NA)
IL CHILO
Nello specifico la nuova definizione di unità massa diventa: “Il chilogrammo, o kilogrammo, il cui simbolo è «kg», è l’unità SI di massa. È definito dal valore numerico della costante di Planck, h, fissata a 6,62607015 × 10 alla -34 quando espressa nell’unità di misura J s, che equivale a kg ? m2 x s alla -1 dove il metro e il secondo sono definiti in termini di c e variazione vCs”.
Le nuove definizioni nella vita di tutti i giorni non porteranno grandi cambiamenti, quindi non bisogna correre a regolare la bilancia o l’orologio di casa, ma sono essenziali per le attività svolte dai Laboratori Metrologici. L’obiettivo dei cambiamenti è il miglioramento della stabilità ed affidabilità delle unità di misura SI di base di lungo termine, oltre che la precisione e la chiarezza delle misurazioni.
L’ingegnere elettronico Luca Callegaro spiega cosi i principali vantaggi dei cambiamenti relativi al chilogrammo: «Nel nuovo sistema si possono realizzare le nuove unità di massa non a livello del chilogrammo, ma già a livello del milligrammo, o del microgrammo: cioè, l’unità può essere realizzata direttamente nell’ordine di grandezza che ci serve. La nuova impostazione aprirà la strada a ulteriori sviluppi tecnologici degli strumenti di misura, anche commerciali. Alcuni strumenti esistono già (ad esempio l’orologio atomico), altri potranno essere sviluppati in futuro». In questo modo si eviterà di ricavare masse nella scala di milligrammi o microgrammi “scalando” il kg di molte decadi per volta facendo aumentare ad ogni passaggio l’incertezza e l’errore.